Sono gli anni della controcultura, della quale vengono accolte alcune tematiche come il collettivo, l'ironia, la rottura con la tradizione. Istanze, suggestioni e, perché no, illusioni si concretizzano in opere in cui l'elemento primario della comunicazione risulta essere il ribaltamento della funzione, il disvelamento della falsità o dell'imbroglio consumista. Disinformare per rompere la rigidità di schemi culturali ritenuti obsoleti.
A ciascuno la sua piccola rivoluzione! Un periodo in cui molti autori pensavano di poter cambiare il mondo, o almeno contribuire a farlo, attraverso una creatività progettuale alla quale veniva assegnato un ruolo (l'immaginazione al potere) ricco di ingenuità e di illusione ma anche carico di passioni e fermenti ora scomparsi o, come pochi sperano, dormienti in attesa di nuovi risvegli.